Dalla metà del 1800 invece, con i miei più diretti antenati, il nome Rota è strettamente legato al commercio e a Cicognolo, piccolo e caratteristico paese in provincia di Cremona.
Dal ritrovamento di alcuni documenti ho accertato che il mio trisavolo Rota Sante (figlio del mio quadrisavolo Rota Giuseppe) era un piccolo commerciante, fruttivendolo, fino al 1887, anno della sua morte.
Anche i figli Giacomo e Cesare (il mio bisnonno), sono stati contagiati da questa voglia di fare commercio. Sono gli antesignani dei “giradur”, i commercianti ambulanti (in dialetto cremonese) che giravano in bicicletta andando di paese in paese per acquistare e/o vendere le proprie mercanzie.
Il bisnonno Cesare, classe 1848, probabilmente, aveva ben presto diversificato il commercio in famiglia e puntualmente il Censimento della Camera di Commercio del 1911 lo registra come “da molti anni traficante pollivendolo”: Cesare, a 63 anni, era ancora in piena attività e con la sua bicicletta, con un portapacchi davanti ed uno dietro, andava di casa in casa, nei paesi, nelle frazioni e nelle cascine del circondario di Cicognolo acquistando uova, galline ed altri animali da cortile, per poi rivenderli con ogni probabilità, al mercato di Cremona.
Anche il nonno Giuseppe (classe 1882) detto Quinto, perché il quinto di dieci figli, aveva questa passione commerciale, iniziando molto presto a seguire il padre nell'attività.
Infatti, nella “Monografia Statistico-Economica della Provincia di Cremona” del 1914-1915 è bello vedere menzionati insieme, il padre Cesare ed il figlio Quinto nella Categoria Pollame di Cicognolo.